La coltivazione del grano in Italia ha una storia antica e ricca, che risale almeno al periodo preistorico. Il grano è stato una delle principali colture alimentari delle popolazioni delle regioni mediterranee per millenni, e ha continuato a essere una delle principali fonti di cibo per gli Italiani fino ai giorni nostri.
Il grano è stato introdotto in Italia dalle popolazioni greche e romane, che lo hanno coltivato per la produzione di pane, pasta e altri prodotti da forno. Nel corso dei secoli, il grano è stato una delle principali colture alimentari delle regioni italiane, sia al Nord che al Sud.
Con l'avvento dell'agricoltura industriale, la coltivazione del grano in Italia è diventata sempre più intensiva, con l'utilizzo di fertilizzanti chimici e il ricorso all'irrigazione.
Tuttavia, negli ultimi anni c'è stato un aumento dell'interesse per metodi di coltivazione più sostenibili e a basso impatto ambientale, come ad esempio l'agricoltura biologica e l'uso di pratiche di conservazione dei suoli.
Oggi, il grano è ancora una delle principali colture alimentari in Italia, utilizzato per la produzione di pane, pasta, biscotti e altri prodotti da forno.
La qualità del grano italiano è riconosciuta a livello internazionale, e il Paese esporta una quantità significativa di grano in tutto il mondo.
In Italia, alcune delle varietà di grano più antiche sono:
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Grano tenero: una varietà di grano che viene coltivata in Italia da secoli e utilizzata per la produzione di pasta, pane e altri prodotti da forno.
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Grano duro: una varietà di grano a ciclo lungo, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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Grano saraceno: una varietà di grano a ciclo breve, utilizzata principalmente per la produzione di farina per la panificazione e per la produzione di altri prodotti da forno.
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Grano Khorasan: una varietà di grano originaria dell'Asia centrale, nota anche come "Kamut", utilizzata principalmente per la produzione di pasta e pane di alta qualità.
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Grano senatore Cappelli: una varietà di grano tenero originaria dell'Italia, introdotta nel XIX secolo dallo scienziato e senatore italiano Domenico Cappelli. Viene utilizzata principalmente per la produzione di pasta e altri prodotti da forno.
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Grano solina: una varietà di grano tenero originaria del sud Italia, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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Grano monococco: una varietà di grano tenero originaria del sud Italia, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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Grano siciliano: una varietà di grano tenero originaria della Sicilia, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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Grano Timilia: una varietà di grano tenero originaria della Sicilia, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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Grano turco: una varietà di grano tenero originaria della Turchia, utilizzata principalmente per la produzione di pasta di alta qualità e di pane.
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