Barbera è un vitigno a bacca rossa originario dell'Italia settentrionale, in particolare della regione Piemonte. Il nome "Barbera" deriva dall'albese, un dialetto parlato nella zona di origine della varietà, e deriva dal termine "albéra" con il significato di "piantato", ovvero "pianta coltivata". E' particolarmente diffuso nella regione del Piemonte, dove rappresenta una delle varietà di uva più coltivate.
Vitigno autoctono del Piemonte, molto diffuso soprattutto nel nord Italia, produce 7 diverse DOC di cui 3 in Piemonte (Barbera d'Alba, Barbera d'Asti, Barbera del Monferrato). Concorre con il Sangiovese per il predominio del più importante vitigno italiano per la produzione di vino rosso.
La Barbera produce vini rossi tannici, corposi, acidi ed è presente in tutta Italia. Nel Piemonte d'origine l'uva è solitamente vinificata in purezza, ma in altre regioni è più comunemente utilizzata in uvaggio.
Pianta vigorosa che cresce in terreni sabbiosi e argillosi. Tuttavia, molti coltivatori ritengono che la Barbera possa produrre risultati molto eleganti in terreni calcarei temperati. A lungo utilizzato come uva da taglio per portare in tavola vini più bevibili.
Con la sua acidità medio-alta, l'intensità del colore, i tannini medio-bassi e l'estrema versatilità, i produttori hanno fino ad oggi prodotto le versioni più diverse del perlato, nuovo e persino bianco. Menzionato per la prima volta nei registri di Chieri e Nizza all'inizio del VI secolo, fu poi nominato Vitis vinifera montisferratensis da Galesio nel per caratterizzarlo come vitigno tipico del Monferrato o della regione. Il capoluogo di provincia è Asti, con oltre 20.000 ettari di vigneti di Barbera ad altitudini comprese tra i 200 ei 500 metri. Il suo nome, secondo un'interpretazione più recente, deriverebbe dal vocabolo barba, usato per descrivere il suo complesso apparato radicale, e una zona boschiva dove cresce la vite al posto degli alberi ad alto fusto.